Un paziente consapevole
è un paziente che ottiene risultati migliori
Giorno 0 / Giorno dell’intervento
Il via libera per iniziare questi movimenti è dato dal recupero completo della sensibilità e della forza, che verranno constatati assieme al fisioterapista.
Obiettivi

autonomamente e
urinare in maniera
spontanea

nei trasferimenti con
supervisione

Successivamente verrà effettuata la prima seduta di crioterapia, ovvero verrà applicata la macchina del ghiaccio che contemporaneamente comprime l’arto operato. Questa macchina ha lo scopo di ridurre l’infiammazione e il dolore post-operatori.

in ospedale
in ospedale e a casa
grande per casa
Una volta terminata la seduta di crioterapia, sotto la supervisione del fisioterapista, viene insegnato al paziente come mettersi seduto e in piedi, e come utilizzare correttamente gli ausili (le stampelle e/o il deambulatore).
Una volta in piedi viene insegnato al paziente come camminare correttamente con le stampelle o il deambulatore. Il primo giorno non vengono percorsi più di 10-15 metri per non rischiare di infiammare troppo l’articolazione operata.
Giorno 1 / Giorno successivo all’intervento
In aggiunta agli esercizi del giorno 0 dovranno essere eseguiti una nuova serie di esercizi, che sono da distinguersi fra quelli indicati per i pazienti operati di protesi d’anca e per quelli operati di protesi di ginocchio.
Obiettivi


Giorno 2 /Secondo giorno dopo l’intervento
Obiettivi




Dimissione
La dimissione avviene solitamente in terza giornata verso le ore 10:30-11:00.
La mattina della dimissione vengono eseguiti gli esercizi dei giorni precedenti verificando assieme al fisioterapista se sono stati appresi correttamente.
Per poter essere dimessi bisogna raggiungere i seguenti obiettivi:
• Autonomia nelle attività di vita quotidiane
• Autonomia nei trasferimenti letto-poltrona
• Autonomia negli spostamenti in bagno
• Cammino con stampelle autonomo per 70 metri
• Autonomia nel fare 2 rampe di scale
In alcuni casi, soprattutto per quanto riguarda i pazienti operati di protesi d’anca o di protesi monocompartimentale di ginocchio, i criteri di dimissibilità vengono raggiunti già in seconda giornata permettendo al paziente di rientrare a casa già solo dopo 48 ore dall’intervento.
Movimenti vietati nella protesi d’anca
Per quanto riguarda la protesi di ginocchio non esistono movimenti che non possono essere eseguiti.
Diverso è invece il discorso per la protesi d’anca. Infatti, il rischio più grande dopo questo intervento è quello della lussazione, causata dalla fuoriuscita della testa della protesi dalla coppa del bacino. È un’evenienza non drammatica, ma da evitare, perché richiede l’intervento di un medico di pronto soccorso che, in sedazione, dovrà far rientrare la protesi in sede con una particolare manovra.
Affinché questo non succeda è necessario evitare, in particolar modo per i primi 3-4 mesi, tutti i movimenti che comportano la flessione e l’intrarotazione dell’arto operato.
I movimenti vietati pertanto sono:
- accavallare la gamba operata sull’altra
- incrociare le gambe
- chinarsi il tronco oltre l’angolo retto con la coscia
- abbassarsi per raccogliere oggetti a gambe strette
- inginocchiarsi
- adagiarsi su sedute troppo basse.
Saranno, invece, consentiti tutti i movimenti fatti ad arti divaricati: si può, ad esempio, raccogliere in sicurezza un’oggetto abbassandosi a gambe larghe; oppure si può dormire sul fianco non operato mettendo un cuscino in mezzo alle gambe.

Cerotto
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I miei approfondimenti
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Meglio la protesi totale o parziale di ginocchio?
Quando al paziente consiglio di sottoporsi ad un intervento di protesi parziale di ginocchio spesso mi chiede: non è meglio fare direttamente la protesi totale così non ci pensiamo più? ho degli amici che hanno fatto la protesi parziale e che poi sono stati ri-operati di totale è sicura? non è a che avrò ancora dolore? Non è facile spiegare al paziente tutte queste cose.Bisogna partire dal presupposto che purtroppo nessun intervento è sicuro al 100%; ogni intervento porta con sé qualche possibilità, seppur piccola, di insuccesso.Le protesi parziali quindi possono
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Ho già spiegato in questo articolo in cosa consiste la chirurgia robotica. Il robot, rispetto alla chirurgia tradizionale, permette di essere molto più precisi nel fare i tagli ossei e nel posizionare la protesi. Qui però cerco di chiarire se questa maggiore precisione porti o meno a reali vantaggi. La chirurgia robotica ai suoi esordi non è stata accolta con entusiasmo, in parte perché non si sapeva se fosse efficace o meno, in parte per i costi esorbitanti. Attualmente i costi si sono molto ridotti, quindi è diventata una chirurgia quasi allo
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