L’uso delle stampelle
Durante il ricovero viene insegnato come deambulare e come fare le scale aiutandosi con 2 stampelle. Normalmente si usano 2 stampelle per le prime 3 settimane post-operatorie. Successivamente si abbandona una stampella usando solo quella dal lato non operato per altre 3 settimane, in modo da arrivare a 40 giorni circa dall’intervento senza più ausili.
Queste tempistiche sono puramente indicative, in quanto c’è molta variabilità da paziente a paziente sul momento in cui recupererà l’autonomia e la forza tali da permettere di camminare senza stampelle.
Nello schema sotto viene spiegato il modo corretto di camminare e fare le scale.
Alzarsi in piedi
e sedersi
Conviene inoltre avere le stampelle vicino a sé in una posizione comoda da raggiungere quando si è in piedi o seduti e ci si vuole spostare.

Da sdraiati a seduti
Mettere il piede della gamba sana al di sotto di quella operata. Fare forza con la gamba sana sollevando quella operata, e ruotare il busto portando al di fuori del letto entrambe le gambe. Una volta seduti con le gambe fuori dal letto, accompagnare con la gamba sana la discesa della gamba operata fino alla posizione di riposo a 90°.
Da seduti a sdraiati
Mettere il piede della gamba sana dietro a quello della gamba operata. Facendo forza con la gamba sana, sollevare il piede della gamba operata fino a portare il ginocchio completamente steso. Ruotare il busto portando sul letto entrambe le gambe. Sfilare il piede della gamba sana da sotto la gamba operata.
Alzarsi dalla sedia
Per alzarsi, mettere entrambe le mani sui braccioli. Avanzare verso il bordo della seduta piegando il ginocchio della gamba sana e il piede puntato sotto la sedia. Mantenere distesa in avanti la gamba operata con tutta la pianta del piede che appoggia in terra. Alzarsi utilizzando la spinta delle due mani e della gamba sana. Una volta in piedi è possibile appoggiare tutto il peso su entrambe le gambe.
Sedersi
Per sedersi, indietreggiare verso la sedia fino a quando le cosce non toccano il bordo della seduta. Cercare il bracciolo con una mano prima e poi con l’altra. Portare la gamba operata avanti e piegare il ginocchio della gamba sana per scendere piano sulla sedia. E’ molto importante non lasciarsi mai cadere sulla sedia, bensì accompagnare il proprio peso lungo tutto il movimento.
Consigli per i movimenti, camminare e dormire

Dopo l’intervento di protesi di ginocchio si crea un’inevitabile infiammazione all’articolazione che con si riduce spontaneamente solo con il passare delle settimane. Nella prima fase postoperatoria non è pertanto consigliabile stimolare troppo il ginocchio stando in piedi, camminando troppo a lungo o facendo troppi esercizi, poiché ciò contrasta la normale risoluzione dell’infiammazione.
Si raccomanda di camminare liberamente nella propria abitazione, spesso, ma per brevi tratti e solo per ciò che è necessario. Ad esempio, se si abita in una casa su più piani è consigliabile ottimizzare gli spostamenti da un piano all’altro dell’abitazione per non dover fare le scale troppe volte.


Con il trascorre del tempo però, sarà possibile ogni volta percorrere qualche metro in più rispetto al giorno precedente. Il fisioterapista ed il medico la aiuteranno a capire quanto e quando aumentare tali distanze.
Essendovi una ovvia variabilità individuale di tolleranza al carico ed alla distanza di cammino, non è possibile stabilire una regola precisa. In linea di massima, per le prime settimane si raccomanda di camminare 30 passi ogni 30 minuti.
Dopo l’intervento di protesi di ginocchio non sono vietati movimenti specifici. Si consiglia solo di non mantenere per troppo tempo il ginocchio piegato quando si è seduti, ma di tenere il piede sollevato ad esempio appoggiandolo su una sedia. Quest’accortezza riduce il rischio che il ginocchio si irrigidisca e permette di mantenere l’arto più sgonfio.
È consentito dormire sia sul fianco operato che non operato. Si può caricare tutto il peso sull’arto operato senza restrizioni fin dal giorno dell’intervento.
Esercizi di Fisioterapia
Conviene far riferimento al materiale informativo cartaceo consegnato alla dimissione ed al proprio fisioterapista per gli esercizi da svolgere ogni giorno. In condizioni normali non occorre un gran numero di sedute di fisioterapia assistita. Nelle prime settimane sono appropriate 2 o 3 sedute a settimana. In alcune condizioni particolari, ad esempio di importante rigidità, è necessaria una fisioterapia con più sedute settimanali. Indicazioni a riguardo specifiche per il singolo paziente vengono date al momento della dimissione ed al momento del controllo fisioterapico dei 20 giorni postoperatori.
Qui di seguito sono riportati gli esercizi consigliati dopo intervento di protesi di ginocchio. Tutti gli esercizi hanno l’obiettivo di rinforzare il muscolo quadricipite ed aumentare l’escursione articolare del ginocchio soprattutto prima in estensione e poi in flessione. Il rinforzo del muscolo quadricipite nei primi 6 mesi non deve mai essere eseguito mediante la leg-extension (estensione attiva del ginocchio da seduto) perché potrebbe portare ad un’infiammazione dell’impianto determinando un conseguente dolore e versamento.

2. CONTRAZIONE ISOMETRICA QUADRICIPITE
Da supino, piegare il ginocchio controlaterale. Estendere la gamba operata, mettere il piede a martello e contrarre il quadricipite, cercando di comprimere la parte posteriore del ginocchio contro il letto. Mantenere la contrazione per 4-5 secondi e successivamente rillasciare il muscolo. Ripetere l’esercizio per 20 volte.
4. FLESSIONE GINOCCHIO CON FASCIA DA SUPINO

Da supino, flettere ed estendere il ginocchio operato facendo scivolare il tallone sul letto. Guidare l’intero movimento utilizzando la fascia elastica fornita.
6. FLESSIONE GINOCCHIO DA SEDUTO
SU SEDIA
Da seduto, puntare il piede della gamba operata contro la gamba di un tavolo o uno scalino. Scivolare lentamente con il corpo in avanti fino a portare il ginocchio alla massima flessione consentita, e mantenere la posizione per qualche secondo. Successivamente tornare indietro con il corpo sulla sedia. E ripetere l’esercizio.
7. ESTENSIONE GINOCCHIO IN PIEDI CON FASCIA

In piedi, con la fascia elastica fornita che abbraccia posteriormente il ginocchio, estendere ginocchio operato e mantenere l’estensione per 4-5 secondi.
8. CAMMINO GINOCCHIA ALTE

In piedi, con appoggio degli arti superiori alle stampelle, camminare flettendo anca arto operato simulando una marcia a ginocchia alte.
9. FORZARE L’ESTENSIONE DEL GINOCCHIO
In alcuni casi, quando mancano alcuni gradi di estensione del ginocchio, e solo se prescritto dall’ortopedico che vi segue, può essere indicato eseguire questo esercizio.
Mettersi a pancia sotto nel letto con il ginocchio sul bordo in fondo al letto. Rimanere rilassati in questa posizione per 10-15 minuti. Quando tollerato, può essere aggiunto un peso alla caviglia.
Importanza del ghiaccio
Applicare il ghiaccio locale è molto importante per ridurre il versamento e l’infiammazione, e di conseguenza il dolore.
Per velocizzare il recupero nei primi 30-45 giorni post-operatori può essere di grande aiuto utilizzare al proprio domicilio dispositivi simili a quello visto in reparto. Uno di questi dispositivi domiciliari è il Cryo Cuff Aircast, che si può acquistare o affittare nei negozi di articoli sanitari. In alternativa sì può usare la normale borsa del ghiaccio o il ghiaccio sintetico gel.
Il nostro consiglio è di fare 4-5 applicazioni al giorno da 20 minuti ciascuna.


Usare la toilette
Per andare in bagno si consiglia di usare la stessa tecnica usata per sedersi su una sedia. In questo caso però non vi sono braccioli. Occorre, quindi, trovare dei punti di appoggio per le mani vicino alla toilette, come un porta-asciugamani, la cassa dello sciacquone, il muro, un mobile o lo stesso wc. Per chi dispone di un wc troppo basso o è di corporatura molto alta, può essere utile usare un alzawater. In questo caso assicurarsi che sia appoggiato in modo ben stabile al wc.
Bagnarsi e farsi la doccia
Durante le prime settimane dopo l’intervento non è permesso bagnare la ferita. Questo perché l’acqua corrente è ricca di batteri che potrebbero entrare nella ferita chirurgica rischiando di infettarla. Pertanto, nel primo periodo, non è possibile fare né bagno né doccia ma ci si può lavare solo “a pezzi”.
Bagnare la ferita e farsi la doccia/bagno è concesso solo dopo la rimozione del cerotto da parte della nostra equipe medica, che avviene circa a 20 giorni dall’intervento.
Poiché fare il bagno in vasca implica sedersi molto in basso, è consigliabile nei primi tempi lavarsi in doccia. Il principale rischio della doccia però è costituito dalle cadute. Si raccomanda, pertanto, di porre particolare attenzione a questo aspetto e se necessario utilizzare tappetini antiscivolo, sostenersi ad appigli solidi nel vano doccia o farsi aiutare da un’altra persona.
Il momento in cui diviene possibile anche sedersi in basso in una vasca da bagno può essere giudicato dal fisioterapista o dal medico. Usualmente questo avviene circa al 2° o 3° mese postoperatorio, con ampia variabilità individuale.

Cyclette, bicicletta, sport
Pedalare su cyclette è un esercizio fondamentale dopo un intervento di protesi. Lo scopo è quello di migliorare l’articolarità del ginocchio o dell’anca operati, ovvero migliorare la sua fluidità e capacità di piegarsi facilmente.
Nei primi 10 giorni però, essendo ancora molto accesa l’infiammazione dovuta all’intervento, non è raccomandato fare più di 2-3 minuti di cyclette.
Dopo i primi 10 giorni è possibile fare due sessioni giornaliere da 10-15 minuti ciascuna. Impostare sempre la cyclette con il sellino alto e senza resistenza.
La cyclette nei primi mesi non ha lo scopo di rinforzare la muscolatura o fare attività aerobica, ha solo la funzione di migliorare l’articolarità e fluidità del ginocchio/anca.
A circa a 6-10 settimane dall’intervento, è consentito aumentare il tempo della pedalata e quindi anche usare una bicicletta all’esterno.
ATTENZIONE: Nell’utilizzare la bicicletta il rischio principale è rappresentato dal momento in cui, fermandosi, si deve mettere il piede a terra. Questa fase di disequilibrio è ad alto rischio di caduta. Occorre quindi riprendere la bicicletta quando ci si sente davvero sicuri e porre molta attenzione al momento di fermarsi e ripartire.
Dopo il 6° mese generalmente è possibile riprendere l’attività sportiva mantenendola sempre a livelli non agonisti e con alcune restrizioni.
Sono vietati tutti gli sport che comportino salti o corsa: calcio, basket, corsa…
Sono consentiti invece gli sport a basso impatto: tennis, sci, nuoto, bicicletta, escursioni in montagna…
Guidare la macchina
Non è permesso guidare l’automobile appena dimessi dall’ospedale. Questo comporterebbe un rischio per sé stessi e per gli altri automobilisti e pedoni. La guida torna ad essere consentita a partire dalla terza/quarta settimana circa dopo l’intervento, con variabilità individuale e dopo parere medico. Si raccomanda di iniziare a guidare solo per brevi tratti e solo se strettamente necessario. Con l’avanzare delle settimane, potrà aumentare progressivamente la durata della guida.
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