Percorso di recupero rapido
Il percorso di recupero rapido “Fast-Track”, adottato negli interventi di protesi d’anca e di ginocchio, mira a perfezionare tutti gli aspetti che fanno da contorno all’intervento chirurgico, permettendo al paziente di camminare autonomamente il giorno stesso dell’intervento e di provare pochissimo, o in alcuni casi, nessun dolore.
Per poter attuare il protocollo “Fast-Track” il paziente partecipa a delle lezioni pre-operatorie, tenute 2 volte al mese presso la nostra struttura, durante le quali viene spiegato in cosa consiste l’intervento e cosa aspettarsi da esso, viene insegnato come diventare indipendenti negli spostamenti già nelle prime ore dopo l’intervento e quali esercizi fare in autonomia per velocizzare il recupero.
Il protocollo “Fast-Track”, rispetto al protocollo “tradizionale”, permette di recuperare la propria autonomia più velocemente dopo interventi di protesi d’anca e di ginocchio, garantendo al tempo stesso un ottimo controllo del dolore.
Cosa fa di diverso il fast-track
rispetto all’approccio tradizionale

Controllo
del dolore
Non far provare dolore è l’obiettivo principale del Fast-Track. Senza questo presupposto anche gli altri obiettivi del protocollo diventano difficili da raggiungere.
Per poter controllare bene il dolore si adottano due strategie:
– durante l’intervento si eseguono infiltrazioni di anestestico in alcune zone specifiche del ginocchio
– durante la degenza in reparto viene utilizzata la crioterapia (una particolare macchina del ghiaccio che comprime l’articolazione e mantiene una temperatura costante sotto i 5°) e viene somministrata una specifica combinazione di farmaci. La scelta dei farmaci non è casuale bensì frutto di studi scientifici internazionali, e prevede l’utilizzo di antinfiammatori riducendo al minimo l’uso degli oppiacei.
Ritorno immediato
alle attività di vita
quotidiana
Viene insegnato al paziente come spostarsi in autonomia dal letto alla poltrona, come mettersi in piedi, lavarsi, vestirsi, e come camminare e fare le scale. E tutto questo viene insegnato già 3-4 ore dopo l’intervento, non appena si recupera la completa sensibilità e forza dell’arto operato.
Dimostrare al paziente che può eseguire tutte queste attività senza dolore e senza difficoltà già i primi giorni dopo l’intervento, è un fattore rassicurante e spronante per fare bene anche a casa.


Nessun
sanguinamento
Con l’evoluzione dei farmaci il tasso di trasfusioni nelle protesi si è ridotto considerevolmente, fino ad abbattersi del tutto negli ultimi 3-4 anni.
Ciò è stato possibile grazie soprattutto a tre innovazioni:
– miglioramento della tecnica chirurgica che è diventata meno invasiva
– utilizzo di farmaci che riducono il sanguinamento, nello specifico l’acido tranexamico, sia durante che dopo l’intervento
– utilizzo della crioterapia (la macchina del ghiaccio) che induce la vasocostrizione, ovvero la chiusura dei piccoli vasi che si sono aperti durante l’intervento
Preparare il paziente
nei minimi dettagli
Il mese precedente l’intervento il paziente deve eseguire la visita prericovero. L’anestesista e il cardiologo valutano il paziente cercando eventuali patologie che potrebbero condizionare la buona riuscita dell’intervento o la sicurezza del paziente stesso. Talvolta capita di non sapere di soffrire di una severa anemia, oppure di avere una lieve insufficienza renale o un’aritmia cardiaca. Alcune di queste patologie, se scoperte in anticipo, possono essere corrette in tempo riducendo le possibili complicanze e permettendo di fare l’intervento in tutta sicurezza.

Istruire il paziente che diventa attore protagonista e non passivo del proprio recupero
Oltre la visita prericovero, il mese precedente l’intervento, il paziente è invitato a consultare le video-lezioni oppure partecipare a due lezioni pre-operatorie frontali: una medica e una fisioterapica. La lezione medica viene tenuta da uno degli ortopedici del gruppo, mentre quella fisioterapica viene tenuta da uno dei fisioterapisti che seguirà il paziente nei giorni di ricovero dopo l’intervento.
Le lezioni svolgono un compito cruciale, ovvero rendere il paziente consapevole dell’intervento, delle sue possibili complicanze e di come prevenirle e del recupero che viene dopo di esso.
Il paziente così non subisce passivamente l’intervento ma diventa parte attiva di tutto il processo di guarigione migliorando di conseguenza i risultati.
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Videolezioni
Alcune Video-Lezioni che ho preparato per i miei pazienti
Prepararsi all’Intervento

In questa sezione troverai le video-lezioni di preparazione all’intervento.
“Un paziente consapevole è un paziente che ottiene migliori risultati”
Riabilitazione

In questa sezione sono raccolti i video dimostrativi degli esercizi da svolgere a casa e in reparto nelle settimane successive all’intervento.
Puoi cominciare a fare questi esercizi anche prima dell’intervento in modo da arrivarci con una muscolatura preparata.
Visito presso queste cliniche



Centro di Fisiot. e Riab. del Mugello
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